Giuseppe Lorentini
È ideatore e responsabile curatore del Centro di documentazione on line sul campo di concentramento fascista di Casoli (1940-1944), www.campocasoli.org. Ha ottenuto il doppio titolo di Laurea Magistrale/Master of Arts in Scienze storiche nell’ambito del corso integrato italo-tedesco tra l’Università di Bielefeld e quella di Bologna (BiBoG). Nel dicembre 2018 ha ricevuto il DAAD Preis, il prestigioso premio del “Servizio Tedesco per lo Scambio Accademico” attribuito per i risultati eccezionali in ambito accademico e di impegno sociale. Attualmente svolge il Dottorato di ricerca in “Innovazione e Gestione delle Risorse Pubbliche” percorso di “Scienze umane, storiche e della formazione”, ciclo XXXVII, presso l'Università degli Studi del Molise. Con D.P.R. in data 2 giugno 2024 è stato insignito della distinzione onorifica di Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”.
Web: www.campocasoli.org
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Il progetto di Documentazione on line sul campo di concentramento di Casoli 1940-1944 www.campocasoli.org ha lo scopo di raccogliere, conservare e studiare il patrimonio documentale riguardante l’ex campo di concentramento di Casoli 1940-1944. È il frutto di un lavoro di ricerca, digitalizzazione, analisi e interpretazione dei documenti, che inizia nel 2013 ed è sempre in continuo aggiornamento. Tutti possono accedere liberamente e gratuitamente all’interno del sito, dove è riprodotto il patrimonio archivistico dell’Archivio storico del Comune di Casoli relativo al campo di concentramento per internati civili. Il sito www.campocasoli.org valorizza questo patrimonio documentale con la pubblicazione digitalizzata di fonti, ricerche e saggi sulla storia dell’internamento civile nell’Italia fascista assicurando la comunicazione e la divulgazione critica dei risultati della ricerca. Tutte le donazioni a favore del sito www.campocasoli.org permetteranno di continuare questo costante lavoro di ricerca, documentazione, analisi e interpretazione, per cercare di ricostruire nella maniera più dettagliata possibile la storia dell'ex campo di Casoli e l’identificazione dei suoi internati, allo scopo di mantenerne viva la memoria storica e di contribuire alla ricerca scientifica sul tema dell'Internamento civile nell'Italia fascista.
Giuseppe Lorentini
L'ozio coatto
Storia sociale del campo di concentramento fascista di Casoli (1940-1944)
pp. 163
€ 14,00
isbn 9788869481291
Il libro
"Io sempre vissi dal lavoro e non posso più sopportare l'ozio coatto dell'internamento". Casoli, 22 settembre 1942.
Casoli, cittadina abruzzese in provincia di Chieti, si erge arroccata su una collina alla destra del fiume Aventino ai piedi del massiccio della Maiella. Nell'aprile del 1940 fu scelta dal ministero dell'Interno per allestirvi una struttura per internare "ebrei stranieri"; questa divenne un campo fascista attivo dal 9 luglio 1940. Nei primi giorni di maggio del 1942, gli internati ebrei vennero trasferiti nel campo di Campagna (Salerno) e a Casoli arrivarono gli "internati politici", per la maggior parte civili "ex jugoslavi" originari delle terre di occupazione italiana in Jugoslavia.
Analizzando i fascicoli personali di quasi tutti gli internati, conservati presso l'Archivio storico comunale di Casoli, e confrontandosi con la storiografia e le fonti relative al periodo, Lorentini ripercorre la storia del campo facendo emergere il profilo dei prigionieri, le loro biografie, la vita quotidiana, le pratiche della comunicazione, il rapporto con la comunità cittadina, ma anche i problemi amministrativi e organizzativi riguardanti la sua gestione. La ricerca storica del campo di Casoli ci restituisce, come in un'istantanea, una pagina finora oscura dell'internamento civile fascista come spazio delle pratiche della politica razziale e di repressione operata dal regime, come laboratorio del razzismo fascista a livello locale.